domenica 30 agosto 2015
Aveva già vinto la sua sfida, Victoria, riuscendo a sconfiggere il virus dell'ebola che ha provocato migliaia di vittime nel suo Paese, la Sierra Leone. Ma questa 20enne coraggiosa ha fatto di più: è riuscita a battere due volte il morbo, dando alla luce un bimbo sano diventato già un simbolo di speranza. Barnabas, questo il nome biblico dato al bambino, pesa 2,8 chilogrammi: avvolto dentro una coperta sta bene, con la mamma che in un video lo guarda quasi incredula. I medici le hanno dato l'ok per allattarlo, visto che le analisi hanno assicurato che non ci sono tracce del virus nel latte materno.Victoria è l'unica sopravvissuta della sua famiglia e anche ufficialmente la prima nel Paese africano, ricevuta per questo dal presidente a giugno. Ora è anche una delle poche pazienti di ebola che è riuscita a partorire un figlio vivo e sano. «Il suo caso è molto interessante – ha osservato Elizabeth Kamara, vice caposala dell'ospedale di Kenema, la città della Sierra Leone che l'anno scorso fu isolata per l'ebola – perché la maggior parte delle donne incinte ha avuto aborti o i bimbi sono nati morti». La stessa Victoria aveva visto fallire un anno fa una gravidanza per via del virus, contratto da un'infermiera. L'ebola aveva già ucciso i genitori, la nonna e tre sorelle. Poco dopo l'altra scoperta: Victoria era di nuovo incinta e senza nessuna certezza di farcela. E invece il parto è riuscito, seguito da una benedizione in chiesa. Ora, insieme al piccolo Barnaba, la Sierra Leone è tornata a sperare.
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