martedì 26 febbraio 2008
Le tre scimmiette in politica? Poche quelle che non vedono e non parlano, tante quelle che "non sentono". Se sentissero, infatti, tutto sarebbe diverso. Scrivo mentre su Radio Radicale la segretaria del partito strilla più volte che in Italia «non c'è democrazia», e Pannella ripete ancora una sua volta accuse e veri insulti a tutti, Veltroni in testa " «assassini di verità», «buoni a niente» " insiste nell'additare, nemici di ogni libertà, Chiesa cattolica, Papa, vescovi e cattolici come tali, rivendica con orgoglio senza eccezione alcuna tutte le battaglie " «siamo andati avanti per 52 anni!» " dai tempi in cui Fidel Castro era un novellino e lui già c'era, ricorda di essere stato il primo a candidare una suora, M. G. " ma non dice che quella è subito fuggita via per tornare in un convento di clausura in Lombardia " e lamenta che lui, insieme con D'Elia, è stato «cancellato» da questo regime, afferma che questo accordo con il Pd, accettato all'unanimità dai suoi devoti, che stabilisce soldi e poltrone, poltrone e soldi, non è una «vendita», ma l'unica strada per salvare la democrazia" Ma come? La «Segretaria» del partito ha appena detto che «la democrazia non c'è, è morta, e siamo in un regime»? È forte e fiero, lui, eroico: «accettiamo che le nostre bandiere siano svuotate, purché vivano nell'anima»! E allora piange, in diretta e in differita... Che dire? Solo che la memoria di Malpelo va irresistibilmente alla conclusione di una poesia del grande Trilussa, «La sincerità ne li comizi»: «E allora pianse, pianse così bene / che quasi ce rideva pure lui!»
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