martedì 4 ottobre 2016
Durante certi viaggi papali gli inviati hanno anche ovviamente il problema dei fusi orari. Durante, però, non dopo. E invece anche dopo trovi qualche ripercussione con confusioni in pagina varia. Domenica in più pagine le severe parole del Papa sull'ideologia gender. Per esempio sul “Corsera” (pp. 1 e 16): «Il Papa: contro il matrimonio una guerra mondiale». E ieri, ancora in tema, altre pagine sulla necessaria distinzione tra l'ideologia e le persone che vivono una condizione. Qui, qualche nota. “L'Unità” domenica neppure una riga, mentre su “Libero” 4 righine e mezzo a p. 12. Capisco il primo caso (lì il gender pare di casa), ma “Libero” proprio sul tema, e con lezioni da maestrini matricolati, dà da sempre la sua insufficienza a Francesco: un caso a parte, quasi una schizofrenia congenita. Ieri Renato Farina in prima, e con ampio seguito a p. 15, scandisce: «Il Papa che ci piace. Difende l'uomo dal gender». Poteva bastare, ma la doppiezza è ormai nel Dna, e allora il fondo in prima, con ampio seguito su intera p. 6 strilla che «Il buonismo è complice della strage di profughi». È una dura lezione, tra pubblico e privato, per «il grande vate dell'ideologia migrazionista» (un nuovo titolo per l'Annuario vaticano?) ben 9 volte detto «Bergoglio» – sul registro del maestrino ci sono i cognomi – questo «argentino» o «sudamericano» che «si rifiuta di vedere la realtà» (!), «denigra continuamente la Chiesa» (!!) e «attacca la dottrina e i riti cattolici» (!!!). Leggi il fondo e Rileggi il commento. Rileggi ancora entrambi. È libertà? Sicuro! Libero è il gioco di “Libero”, ma pare un caso clinico. Il pluralismo può essere una ricchezza, la doppiezza può essere una furbata, ma le schizofrenie rivelano solo tanta confusione. Inconscia? Difficile crederlo viste firme e sede. E non pare un pregio.
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