giovedì 23 settembre 2021
Soltanto chi ignora i percorsi arcani e complessi della secolarizzazione può stupirsi di quanto è apparso sui quotidiani di ieri, 22/9. Certo fa male, anzi malissimo, veder associata la foto del parroco quarantenne di Prato, ritratto a mani giunte e in paramenti sacri, a titoli che tornano sulle accuse di spaccio di droga, festini e ora, assai peggio, di aver taciuto la propria sieropositività, attentando quindi alla vita altrui. Poche pagine più in là, papa Francesco denuncia che prelati di Curia, mentre era in ospedale, si affannavano a cercargli un sostituto. Quanto tutto ciò allontana la gente dalla Chiesa, rovinandone l'immagine? Impossibile saperlo. Ma dagli stessi giornali, lo stesso giorno, compaiono segnali contraddittori. Se davvero la Chiesa continua a essere colpita al cuore, con malcelata gioia di chi le vuol male, perché dedicare una pagina intera ("Repubblica") di Simonetta Sciandivasci al rapper genovese Diego Germini, in arte Izi, uno che «crede in Dio, legge la Bibbia e lo dice e canta apertamente, come hanno fatto diversi suoi predecessori»? Certo non è un perfetto ragazzo d'oratorio, ma non nasconde la sua fede, costruita per conto suo, da "sopravvissuto" a separazione dei genitori e depressione. E che dire poi delle pagine dedicate alla staffetta tra Terence Hill e Raoul Bova, tra don Matteo e don Massimo, tra il ciclista e il motociclista? In questo clima avvelenato, un parroco fa ancora audience? Eccome se lo fa e dopo 22 anni, 13 stagioni e 259 puntate continua, perché a 82 anni don Matteo avrà pure il diritto di fermarsi, ma lasciando 7 milioni di telespettatori e il 26,4 per cento di share, uno sproposito.
Per mettere insieme tutto ciò e trovarvi un barlume di coerenza, e anzi dimostrare che ha una sua logica, è necessario saper pensare e cercare. Sui quotidiani non ci sarà tutto ma c'è molto, a cominciare dall'intervista di Fulvio Vanetti al genio della matematica, l'australiano Terence Tao ("Corriere", 21/9). Domanda: «Due più due... fa sempre quattro?». Risposta: «Se non ci sono trucchi, dico di sì». Compito per casa: cerchiamo i trucchi.
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