domenica 15 settembre 2019
E poi ci sono canzoni che non si possono spiegare. Come quelle dedicate ai bambini o sui veri artisti. Artisti, cioè, come Mario Castelnuovo. Attenzione però: se non credete alla sua Santa Maria delle Caramelle, la canzone non leggetela... In tal caso, è chiaro che non vi ricordate più del bambino in voi, e che non siete artisti. Ma attenti, che andando avanti così non saprete nemmeno invecchiare serbando, per l'anima, una necessaria eco di stupore. «È vero: i bambini riescono a vedere animali nelle nuvole, e quando urlano sondano i confini dell'universo... E gli artisti sono come bambini, come vecchi in estate davanti a una stella: sull'orlo dell'eternità o sull'orlo del nulla… Per i bambini la notte è un luogo, non un tempo, e le ombre portano lacrime di stagione; ma l'ombra non è soltanto la bocca aperta di un armadio, fa da contorno a una preghiera, da companatico alla luce. ...Santa Maria delle Caramelle, nel cielo un aquilone e sotto un vecchio di spalle... Solo i vecchi sanno come si scende giù dal cielo, come si plana a terra o si va giù di scatto... Perché un vecchio non è un bambino e non è un uomo, è un aquilone rotto! ...Santa Maria delle Caramelle, t'affido il mio aquilone e la sua scia: ancora unta di stelle, di meraviglia... e scintille».
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