sabato 23 settembre 2017
Zero tituli: dal linguaggio del calcio alla vita, per dire una mancanza. Di memoria per esempio. Vale per Raitre: ieri, in una illustre trasmissione storico-culturale che racconta le lotte sindacali degli anni 70, e delle trattative col «ministro Cattin» (sic). Ovviamente era Donat Cattin, ma quel “Donat” è stato preso per un nome... Sempre ieri “zero” abbondante proprio per molti titoli sul fatto che la Gendarmeria vaticana di giorno allontana barboni e clochard da Piazza San Pietro, offrendo durante la notte ospitalità nel Colonnato e nei dintorni e mantenendo gli altri servizi approntati proprio per loro... Nella serie lo “zero titolo” più vuoto e volgarmente allusivo è su “Libero” (p. 1): «Il Papa accoglie ogni sfigato, purché stitico». Trovata la finezza: zero spaccato! Altra valenza discutibile: «I clochard via da San Pietro dopo le proteste dei cardinali» (“Repubblica”, p. 21). Dare la colpa ai cardinali fa sempre comodo. E c'è anche chi raddoppia, ma puntando dritto più in alto: «Il Papa sfratta i barboni da San Pietro» (“Libero”, p. 5). Sul “Giornale” (p. 1) brevità secca mirata: «Lo sgombero del Papa». Raddoppia anche “Il Messaggero” (p. 17), trovando un po' più equilibrio: «San Pietro, via i clochard. Linea dura del Vaticano su decoro e sicurezza», e «La linea Bergoglio: assistenza e legalità». Miglior titolo e commento sul “Corsera” (p. 26) Paolo Conti: «La doppia sfida di Roma: aiuto per i clochard, sicurezza per i cittadini». E nasce una domanda: ricordando che il Vaticano è a Roma non varrà la pena di pensare a quanti, tra mendicanti abbandonati, clochard e barboni senza dimora si incontrano, giorno e notte, in tutto il resto della città? E vale la pena di ricordare che proprio là, “in tutto il resto della Città” quasi sempre trovi in soccorso solo i volontari della “Caritas” di Roma, il cui vescovo è papa Francesco.
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