venerdì 27 giugno 2014
«Fuori della Chiesa non c'è salvezza»? Qui ieri sulla salvezza in Cristo più larga dell'appartenenza esplicita alla Chiesa comunità di credenti. Ricevo via email una “correzione” che cita Zenit (25/6): «…papa Francesco ribadisce che la comunione con Dio si realizza solo nella Chiesa». Si tratta di intenderci: se “comunione con Dio” è salvezza e vita eterna allora è dottrina cattolica che i confini della Chiesa-mistero, comunità dei salvati, sono molto più vasti della visibilità della Chiesa istituzione. Basti rimandare alla “Mystici Corporis” di Pio XII, a molti testi del Concilio o anche a Joseph Ratzinger (“Luce del mondo”, p. 21) che citando Agostino ricorda che «molti che sembrano stare dentro sono fuori, e molti che sembrano fuori sono dentro». Per Francesco «un cristiano» non può essere tale senza la Chiesa, né «a titolo individuale», ma la comunione salvifica è con il «Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe» e si realizza nell'«amore che si abbassa». È chiaro in Matteo 25: tanti che senza colpa non hanno conosciuto esplicitamente Dio in Gesù e nella Chiesa sono conosciuti e salvati da Lui che hanno riconosciuto nella pratica dell'amore fraterno... È sostanza dell'annuncio evangelico.
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