Amico di san Benedetto, difensore dell'ortodossia
mercoledì 9 febbraio 2022
Un tessitore di relazioni tra Est e Ovest, tra tradizione e futuro, oltre che difensore della vera fede, san Sabino di Canosa è co-patrono di Bari e di altre città dell'Italia del Sud. Ispirato dalla regola benedettina promosse anche la costruzione di edifici di culto e, come si legge in un testo anonimo del IX secolo, fu «pastore mite e largo nella carità». Vescovo di Canosa tra il 514 e il 566, Sabino nacque forse nel 461. Fu amico di san Benedetto da Norcia, che incontrava con una certa periodicità a Montecassino, come racconta papa san Gregorio Magno nei suoi «Dialoghi». Sabino, inoltre, s'impegno a difendere l'ortodossia: dopo aver partecipato al Sinodo Romano del 531, venne inviato da papa Agapito a Costantinopoli nel 535 alla guida di una commissione di vescovi per dibattere e condannare il monofisismo, eresia sostenuta dal patriarca Antimo. Quest'ultimo venne definitivamente condannato dal Sinodo convocato dal nuovo patriarca Mena, affiancato proprio da Sabino.
Altri santi. Sant'Apollonia, vergine e martire (III sec.); san Marone, eremita (IV-V sec.).
Letture. Romano. 1Re 10,1-10; Sal 36; Mc 7,14-23.
Ambrosiano. Sir 38,34c-39,10; Sal 62 (63); Mc 8,1-9.
Bizantino. 2Pt 3,1-18; Mc 13,24-31.
t.me/santoavvenire
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