Fondatore della «laura» tra deserto e comunità
sabato 5 dicembre 2020
Ognuno ha il proprio cammino, ognuno vive in comunione con i fratelli: è questa duplice dimensione, di cui tutti fanno esperienza, a fondare la «laura», un monastero «diffuso» creato da san Saba Archimandrita nel V secolo. Gli eremiti vivevano nelle loro grotte o celle, avendo come riferimento comune la chiesa e alle volte il refettorio. Nato nel 439 a Cesarea di Cappadocia, contro il volere della famiglia, Saba scelse per sé la vita da monaco. Ebbe come guida il monaco Eutimio, ma quando questi morì si ritirò nella valle del Cedron dove fondò, forse nel 484, la laura che poi prese il suo nome: Mar Saba. Era il seme di una numerosa serie di «villaggi» monastici di questo tipo. Nel 492 venne ordinato prete e il patriarca Elia di Gerusalemme lo nominò archimandrita, capo di tutti gli anacoreti di Palestina. Morì nel 532. Altri santi. San Giovanni Almond, sacerdote e martire (1576–1612); beato Filippo Rinaldi, sacerdote (1856–1931). Letture. Is 30,19–21.23–26; Sal 146; Mt 9,35–10,1.6–8. Ambrosiano. Ger 9,22–23; Sal 84 (85); Eb 3,1–6; Mt 18,21–35.
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