mercoledì 23 maggio 2012
«Domenicale» del "Sole 24Ore" (13/5, p. 1): Armando Massarenti scriveva tranquillo che Benedetto XVI è ostile alla scienza. Affermazione così rozza che non te ne curi: leggi e passi… Lui però insiste e fa dama: infatti domenica scorsa (p. 2) replica a due lettori che da Torino e da Taranto – tutta l'Italia in mezzo! – reagiscono alla rozzezza cercando con vari argomenti di richiamarlo alla realtà. Insiste e replica, lui, anche a nome di Sergio Luzzatto, "storico" abituato a dir male di tutto ciò che sa di Chiesa nella storia: lo ha fatto pure con un libro tutto contro san Pio da Pietrelcina, ricorrendo anche a sofismi e furberiole meschinelle, qui già visti in tante occasioni (per esempio il 4/3 e il 17/10/2008). Torniamo a Massarenti che replica prima riconoscendo – «forse sono stato troppo tranchant» – ma poi raddoppia in rozzezza. Prima inventa allegramente la "ragione" per cui nel 1773 Clemente XIV soppresse i Gesuiti: non sopportava il loro coltivare la scienza! Poi torna a Benedetto XVI e cita un suo discorso sul tema, ma con storpiatura voluta: il Papa infatti dice che «la scienza può assumere caratteristiche pericolose», quando per esempio perde il senso del suo limite e quindi del bene e del male, e lui scrive che ciò vuol dire che per Benedetto XVI «è la scienza in sé a essere pericolosa». Bel ragionamento! Se la pubblicità-progresso mette in guardia dai rischi della guida in stato di ebbrezza, e segnala gli abusi dell'alcol, per Massarenti il Governo disprezza i vigneti e mette in pericolo l'attività di tutti i viticoltori d'Italia! E lui, insaziabile, se la prende anche con Adorno e con il recente show di Paolini su Galileo: nemici della scienza, come il Papa! Già: anche la scrittura è pericolosa, se ci si ubriaca di pregiudizi…
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