giovedì 18 ottobre 2012
Ieri su molti giornali polemiche sulla “rottamazione”. Leggo (“Unità”, 16/10) che il termine sa di fascismo, e qualcuno si è offeso. A torto: solo se il verbo “rottamare” viene applicato alla vita delle persone esprime un atteggiamento proprio “fascista” che disprezza la realtà dell'uomo. Ci penso e mi viene in mente altro. Ho tra la mani “Micromega”, rivista “laica”, ma tutta costruita con lo scopo di “rottamare” la Chiesa cattolica e la sua realtà istituzionale. 220 pagine studiate e programmate a puntino, con copertina voluta e scelta a sbeffeggiare: un crocifisso e sotto un cardinale ridicolizzato alla Botero, il presidente della Cei e poi il Papa. Tra pagine anche intelligenti, colte e da discutere a fondo, trovo che gli scritti più ferocemente “rottamatori” – mascherati di progressismo che si autoproclama “cristiano” e “cattolico” doc – vengono da preti che caricano il tutto con una volontà distruttrice da far invidia ai kamikaze. Ridicolo… Piccolo esempio: a p. 137 netta disapprovazione clericale appoggiata al Codice Canonico del 1917, ove «Benedetto XV… vietava esplicitamente al Papa di scrivere libri», e invece «oggi Benedetto XVI fa il teologo e lo scriba…»! Cerco la fonte, ma salvo errore e omissione mia, non la trovo: vedremo. Una “rottamazione” più che mai feroce della Chiesa e del Papa, oggi, a firma clericale! Esiste anche un “fascismo” che si sente profeticamente padrone del futuro, ma in realtà imita al ribasso frenesie di un passato morto e sepolto altrove senza alcuna risurrezione (r minuscola), che però qui tranquillamente accompagna e pare approvare pagine che negano “esplicitamente” quella con la “r” maiuscola. Tristezza!
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