domenica 23 ottobre 2016
Sono stati assegnati all'istituto superiore "Raffaele Piria" di Rosarno i fertili terreni agricoli confiscati ai potenti clan della cittadina nella piana di Gioia Tauro. L'ha deciso l'amministrazione comunale, con la giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Idà, che ha deliberato la concessione gratuita per dieci anni alla scuola di tutti i fondi strappati alla 'ndrangheta e assegnati al municipio dall'Agenzia nazionale quale «risarcimento della ricchezza illegalmente sottratta al territorio dalle consorterie criminali». Complessivamente si tratta di circa 8,5 ettari che la dirigente scolastica Mariarosaria Russo anticipa di voler rendere coltivabili appena possibile in modo da metterli subito a frutto, anche attraverso la costituzione di cooperative agricole giovanili aperte agli studenti migranti che sono iscritti all'Istituto professionale per l'agricoltura, sezione del "Piria". Un progetto ad hoc è allegato già nella richiesta con cui la scuola ha formalizzato l'istanza per avere i terreni. «Si tratta di una concessione di portata storica perché è la prima volta in Calabria che un complesso di beni viene trasferito nella disponibilità di un istituto scolastico», ha dichiarato la preside. Un anno fa gli allievi del "Piria" producevano per la prima volta l'olio della legalità intitolato al giudice Rosario Livatino il 21 settembre 1990 ucciso dalla mafia nelle campagne di Agrigento mentre si recava in tribunale, senza scorta.
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