giovedì 22 giugno 2017
Si legge nella quarta di copertina di Romano de Roma: «Qui da una vita. Perché solo la pelle deve dire che sono di altrove? Una storia come tante tra amici, scuola e ragazze». Nel traghetto di lusso, un altro libro umano della Biblioteca Vivente, Fioralba racconta «un viaggio meraviglioso, a bordo di una nave da sogno, un gentile signore tedesco che porta le valigie di mamma... altro che gommoni!», mentre Elvira in Chi sei? torna sulle domande esistenziali che accompagnano la crescita delle seconde generazioni, i figli degli immigrati.
Nei giorni in cui in Senato si discute la legge sulla cittadinanza, la cooperativa ABCittà propone una lettura particolare, consultabile alla Biblioteca Vaccheria Nardi di Roma: quattordici giovani romani, che vivono quell'appartenenza plurale data dal sovrapporsi di origini familiari diverse ed esperienze italiane, si sono trasformati in libri umani. Sabato 24 giugno (10-14) si potrà consultarli, scegliendo nel catalogo il testo che si desidera consultare e immergersi nella lettura.
È un incontro fatto di domande (nessuna è mai banale), di dialogo, di conoscenza e arricchimento reciproco. Alcuni pregiudizi che l'iniziativa vuole sfatare: «Non sono né carne, né pesce; i 2G sono svantaggiati; sono stranieri», oppure: «Da dove vieni? Come mai parli così bene l'italiano? Sei adottato?». Chissà che, ascoltando i libri umani, molti comprendano l'urgenza della riforma della legge sulla cittadinanza.
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