giovedì 30 aprile 2015
C'è chi si dedica allo studio leopardiano, «matto e disperatissimo», sotto il chiaror della luna. Chi vuole ripassare tutto il possibile nella celebre «notte prima degli esami». Chi riesce a concentrarsi solo mentre il mondo dorme (e fa silenzio). E, infine, chi semplicemente di giorno lavora. Per venire incontro alle esigenze di tutti questi studenti l'Università "La Sapienza" di Roma offre ora uno spazio di studio in notturna con il progetto "Biblioteche h24". Le biblioteche resteranno aperte dalle 21 alle 8 del mattino seguente, con 142 postazioni messe a disposizione. Lunedì c'è stata la cerimonia inaugurale, svoltasi nelle biblioteche interessate, quelle di Scienze della Terra e Diritto privato. Gli studenti che hanno richiesto online il badge necessario, che vale come iscrizione a tutte le biblioteche di ateneo (per ora ne sono stati distribuiti circa 2mila) potranno usarlo tutti i giorni per superare il varco di accesso alla Città universitaria, in piazzale Aldo Moro e poi quelli posti all'ingresso delle biblioteche. La Sapienza diventa così il primo ateneo romano, e tra i primi in Italia, a dare vita a un esperimento pilota che potrebbe in breve tempo estendersi anche a strutture esterne. «L'università che voglio – spiega il rettore, Eugenio Gaudio – è aperta alle esigenze di tutti: degli studenti pendolari, che arrivano già all'alba con il treno, dei fuori sede, che non sempre nelle stanze in affitto trovano il luogo in cui potersi concentrare, ma anche degli studenti stranieri, abituati a standard e servizi che in Italia ancora non sempre trovano».
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