domenica 14 settembre 2008
Esclusiva: l'altra sera al Tg3 tre rivelazioni sul Papa a Parigi: che Benedetto davanti alla crema degli intellettuali di Francia ha svolto «una lezione di teologia medievale (sic!)», e anche un po' catastrofista, perché «è tipico degli intellettuali evocare la fine di qualcosa», e che sì, lui dice che fede e ragione possono andare d'accordo, ma «è davvero paradossale che proprio la laica Francia non lo capisca». Tutto a visita appena iniziata! In realtà "davvero paradossale" è che ci si mostri così sprovveduti di strumenti e di senso del reale da ostentare " unici tra tanti colleghi " di non aver capito ciò che si racconta. Limiti di mestiere: umani, ma l'esibizione li peggiora. Venerdì vale anche per "Repubblica". Titolo in prima: "Il papa nella Francia delle chiese vuote". Inizio: «Sette viaggi di Papa Wojtyla in Francia non hanno prodotto una svolta. Le chiese rimangono vuote, le messe pressoché deserte, il clero in estinzione». È chiara la soddisfazione, esibita come per rivincita. Libertà, ma anche distorsione! Stesso giorno, pare singolare che "L'Unità" non dia alla cosa neppure una riga. Vedremo" In tema di pura professionalità, però, stesso giorno, proprio singolare che un grande giornale abbia a tutta p. 19, con 4 foto, la vicenda della grande attrice Annie Girardot, malata di Alzheimer, e che in prima pagina, con ampio seguito a p. 27, abbia un altro articolo sullo stesso dramma. In prima, poi, il lancio di due intere pagine, 6 e 7, sul silenzio circa "La Casta" lo trovi ripetuto nel titolo di una lettera a p. 26. Libertà, certo, ma qui anche distrazione"
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