martedì 5 febbraio 2013
Spropositi: metà o 100%. Ieri – non vale la pena di citare la fonte – titolone preelettorale squillante: “Le donne scelgono il… I giovani preferiscono il…” Qualche cifra e tanta – davvero tanta! – approssimazione. Sorridi e andresti avanti, ma ti tornano in mente cose più sfacciate e allora vai ai ritagli. Eccone uno doppio, vecchio di quasi un anno, ma vispo e allegro come il cinguettio di un merlo che all'improvviso fuori dal cassetto ti salta sulla scrivania. Due titoloni in una pagina: “I miscredenti riflettono di più” e “Gli uomini preferiscono (non sempre) le rosse” (“Corsera”, 25/4/2012, “La Lettura”, p. 8). Firme note e illustri, ambedue con pretese scientifiche: infatti la pagina è sotto il logo “Orizzonti Scienze”. La prima, Massimo Piattelli Palmarini si appoggia solo al pregiudizio. Niente da discutere. La seconda, Chiara Lalli, si appoggia ai colori e insegna che «mentre il bianco simboleggia la castità, agli occhi dei maschi lo scarlatto denota disponibilità sessuale». Leggi e ridi: presunzione e disinvoltura. In pagina certi uomini e donne “di scienza” paiono clown che debbono sbalordire i lettori… Sempre ritagli, ma più recente, con tutto il rispetto, vale anche un po' per certe scoperte intelligenti. Esempio: “Contro la mafia scuole sempre aperte”! Tesi di Roberto Saviano (“Espresso”, 20/12/2012, p. 17) che scopre l'importanza di sedi ove ai giovani sia possibile un uso del tempo non esposto ai rischi delle offerte criminali. Ha ragione, ma san Filippo Neri e san Giovanni Bosco, con gli “oratori” e le “scuole professionali” qualcosa del genere l'avevano anticipata di molto. Dunque: anche se «i miscredenti riflettono di più», talora i credenti sono arrivati prima, vero?
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