giovedì 3 marzo 2005
Leggi e sorridi"Ieri su "Europa" l'on. Franca Bimbi risentita per un articolo firmato "Vladimir" che invitava a "non banalizzare il Papa" e a prendere sul serio la sua testimonianza di parola e di vita. Non è d'accordo, lei: si dice cattolica, ma in tema di aborto e fecondazione si sente di contraddire quella parola e quella vita. Coscienza sua. Il bello è che su "Europa" replica non Vladimir, forse neppure avvertito, ma Federico Orlando, che proclama il giornale aperto a tutti i contributi. E lo dimostra subito, mettendoci il suo in tema: siccome mons. Elio Sgreccia ha detto che "per la Chiesa, anche se ci fossero dubbi" sull'umanità dell'embrione resterebbe chiaro che esso va rispettato, lui - Orlando - deduce che quindi questa è "una verità di fede, visto che non si esclude che possano esserci dubbi". Che capriola da circo! Dunque tutto ciò di cui si può dubitare, se affermato diventa oggetto di fede? Per Orlando sì. Peccato non capisca che Sgreccia esprime semplicemente ragioni di prudenza. Chiariamo per lui: se dietro un cespuglio appare una penna, nel dubbio che sia di un fagiano o di un alpino in divisa, il cacciatore fa bene a non sparare. E caso vuole che proprio ieri, sul "Corsera" (p. 13) l'idea sia tutta espressa in un titolo: "Buttiglione: l'embrione è vita, i dubbi della scienza spingano alla prudenza". Perfetto, e la fede non c'entra niente, con buona pace dei cervelloni di "Europa". Altro per sorridere? Sì. Stesso "Corsera" (p. 37) il filosofo Carlo Augusto Viano pontifica sicuro che "la religione non ha risposte" sullo tsunami e
ammonisce tutti a "non filosofare sull'accaduto". Però lui lo ha appena fatto: 5 colonne e 200 righe!
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