Responsabilità politica e sensibilità religiosa
venerdì 13 luglio 2018
Un amministratore convinto del suo ruolo di responsabilità anche nell'armonico svolgersi della vita religiosa del proprio Paese: è questo profilo a rendere sant'Enrico II, imperatore del Sacro Romano Impero tra il 1014 e il 1024, una voce ancora profetica e attuale. Un testimone vivo di come la politica sia sempre un servizio a 360 gradi. Era nato nel 973 in Baviera, venne educato dai canonici di Hildesheim e poi dal vescovo di Regensburg, san Wolfgang. Saggio mediatore e riformatore dei costumi anche tra gli esponenti del clero, Enrico ebbe tra i suoi consiglieri anche l'abate di Cluny, Odilone. Nella sua opera fu sostenuto dalla moglie, santa Cunegonda, con la quale condivise uno stile di vita profondamente coerente con la fede e il Vangelo. Morì nel 1024 nella Bassa Sassonia e venne canonizzato nel 1146 da papa Eugenio III.
Altri santi. Sant'Esdra, sacerdote (V sec. a.C.); santa Clelia Barbieri, vergine (1847-1870). Letture. Os 14,2-10; Sal 50; Mt 10,16-23. Ambrosiano. Gdc 16,22-31; Sal 19; Lc 10,1b-7a.
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