mercoledì 7 maggio 2008
Aproposito dell'assassinio di Verona Gad Lerner ("Repubblica", 5/5, pagine 1 e 30: "La violenza come stile di vita") esorta ad evitare accuse e contraccuse con "la furia dei nostri contrapposta alla delinquenza degli altri".
Andiamo nel profondo, scrive, riconoscendo che «rimesso in discussione il parametro universalistico di matrice illuminista secondo cui gli uomini sono tutti uguali e ugualmente titolari di diritti irrinunciabili» ogni differenza si fa nemica, e la conseguenza giustifica lo scontro violento. D'accordo, salvo sull'attribuzione esclusiva del «parametro universalistico» alla «matrice illuminista». È patrimonio biblico, ebraico e cristiano, caro Lerner. Ben 17 secoli prima dei "Lumi" un certo Paolo, ebreo, romano e cristiano, scriveva che «non c'è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né uomo né donna, ma tutti siamo una sola cosa»! Dirai che i cristiani spesso lo hanno contraddetto, ma all'origine dei Lumi, nella luce reale, ci furono anche il "Terrore" e l'assolutismo, rivoluzionario o reazionario. È un fatto! E lo è anche ciò che qui mi consente " pur non interpellato direttamente " un secondo pensiero.
Ieri qui l'amico Giorgio Campanini rimproverava Avvenire di aver «insinuato» che il Pd attuale è troppo «impannellato». Ha già replicato Marco Tarquinio, a me però pare impossibile che Campanini non legga da anni "l'Unità" " giornale vicino al Pd? " o lo consideri zero. Un solo esempio? Ieri sul tema ben due pezzi di Manconi (p. 27) e Flamigni (p. 26) la dicono lunga. Pd, altro che impannellato! Per un cattolico coerente, per quanto "adulto", il problema è reale.
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