martedì 10 ottobre 2017

Io per te René sono come il pigiama lasciato la mattina sul termosifone per trovarlo caldo la sera. Come il pane tagliato prima di andare a dormire per colazione domani, quando hai ancora gli occhi chiusi. Come i vestiti preparati in fondo al letto che la mattina dormi in piedi e allunghi solo il braccio. Come il casco e i guanti già all'ingresso che passi e prendi tutto al volo. Come quando racconti una cosa interrompendo quella che stavo raccontando io perché non parli mai e, per una volta che lo fai, taccio e non m'importa quello che volevo dire io. Come quando ringrazio anche a nome tuo per una cosa che neanche sai e tutti pensano che la sai e ti ricordi tutto. Come l'urlo dal bagno di ricordarti le chiavi che oggi è martedì e io non ci sarò quando torni, perché il martedì non ci sono mai. Come la telefonata e non rispondi e lascio detto. Che oggi è il compleanno di tua madre. Il pigiama. Il pane. Il casco. Il messaggio. Ecco. Io non ti amo più. Perché non ce l'ho più fatta ad amare te che non mi volevi. Ecco. Però ci sono. A farti cose. A dirti cose. A stare qui con te.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

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