martedì 11 settembre 2018
Il salmo 65 celebra la gioia di stare vicino a Dio, ospite nella sua casa. La pace che là pervade l'anima si intreccia con il ricordo di quanto Dio compie nel creato. Colui che infonde calma nell'intimo lo può fare perché è colui che dà stabilità agli elementi creati, anche ai più colossali: i monti. Un passaggio del salmo recita: «Tu rendi saldi i monti con la tua forza, cinto di potenza» (Sal 65,7). Le montagne nella loro sovrana altitudine non danno impressione di pericolo. Qual è il segreto di tanta maestosa solidità? Per svolgere meglio l'attività di garantire stabilità ai monti il creatore si è vestito nel modo giusto. I lavoratori del mondo antico per essere più sciolti nelle loro mansioni facevano aderire bene la veste al corpo attraverso una cintura. Anche Dio ne porta una. Ovviamente è un capo che solo lui può permettersi di indossare. Attorno alla vita di Dio si stringe la g
bûrah, l'attitudine dei combattenti, emblema di virilità, una potestà regia, un energico modo di governare. Porta d'ingresso alla grande pace che il salmista sente in sé nella casa del Signore è il perdono: «Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri delitti» (Sal 65,4). Contemplare e ricordare colui che rende saldi i monti coi fianchi cinti di potenza serve al salmista per confermare a sé stesso che la calma che sente in sé non è un'illusione. Essa è il dono del Dio fortissimo che oltre a stabilizzare le montagne toglie dal cuore dell'uomo l'ingombro del peccato.
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