sabato 24 ottobre 2015
Ha messo in pratica gli insegnamenti interiorizzati nel cammino verso il sacerdozio. Così padre Mario Camarda, prete della Congregazione degli Oblati di Maria, si è voluto fare ancor più «fratello», donando un rene ad un suo confratello, padre Raffaele Grasso. E facendo diventare Facebook il luogo dei bollettini medici nei giorni successivi al 7 ottobre, data del trapianto. Dieci anni di dialisi avevano infatti indebolito e condizionato abbastanza la vita del suo compagno di congregazione, così un giorno padre Mario ha detto semplicemente: «Te lo do io il rene!». La notizia è stata data dall'agenzia Sir, che racconta dall'inizio questa storia di generosità.Padre Raffaele già nel 2000 aveva ricevuto un organo, poi non accettato dal suo corpo e attendeva da tempo che il telefono squillasse da Cisanello di Pisa per la nuova operazione. In più, non essendo consanguinei, i due religiosi hanno dovuto attendere il parere del tribunale di Pisa, arrivato dopo nove mesi, per iniziare l'iter medico del trapianto. Durante lo scolasticato una frase risuonava spesso: «Siete pronti a dare la vita gli uni per gli altri?». Per questo oggi padre Mario minimizza la sua proposta arrivata dal cuore: «Ecco, io ho dato solo un rene». Adesso padre Raffaele sta compiendo il decorso operatorio in una casa di accoglienza. È missionario, abituato ad andare di qua e di là, ora però i medici gli hanno consigliato riposo assoluto. E lui non vuole affrettare i tempi: «Devo gestire un dono che è frutto dell'atto d'amore di un confratello». Per ora, è questa la sua missione.
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