sabato 22 novembre 2008
Rimbalza in pagina la "lectio magistralis" del ministro Tremonti alla Cattolica, ma fa notizia soprattutto il fatto che abbia citato Joseph Ratzinger: «Se l'economia dimentica l'etica, produce la sua stessa rovina». E son strilli fin dai titoli. "Riformista" (20/11, p. 1): "Tremonti, il ministro di Dio"! E l'esordio non è da meno: «Un vecchio testo dell'allora card. Ratzinger" sulla rivista conservatrice "Communio"». Sistemati Tremonti, il testo, e anche la rivista! Ma l'antipatia non è sazia e, stesso argomento, altro pezzo e altro titolo a p. 22: "Tremonti il Cattolico""! Stesso giorno, anche "Il Manifesto": "Tremonti, i mostri alla Cattolica" (p. 7). Il pezzo, tra «amen» e «andate in pace» gronda veleno, ma si consola con «fuori le proteste e Dario Fo che interviene». È il vecchio "soccorso rosso": postumo! In tema anche la simpatia. Su "Repubblica" (p. 39: "Per me l'Arca" Così i bambini raccontano Dio") Maria Novella De Luca racconta " stesso giorno lo fa anche su "Avvenire" Rossana Sisti " un volume di Gualtiero Peirce, che per un anno ha ascoltato i bambini, di diverse religioni, sulla realtà religiosa. «Semel in anno» elogio anche a "Repubblica"! Poi ci sono le ostinazioni, incorreggibili e recidive. Sul "Foglio" (p. 2) ecco Angiolo Bandinelli che, ragionando su fede e scienza, ricicla come scontato che «il paradigma religioso con il suo appello alla fede, in definitiva rimanda al "credo quia absurdum"». Qualcuno farà sapere, a Bandinelli, che senza ragione non esiste neppure fede, e che proprio la Chiesa cattolica ha sancito come verità di fede, nel Vaticano I, la forza della ragione?
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