giovedì 3 aprile 2003
Errori di stampa. Capitano, ma talora si pensa male. E a pensar male "forse s'indovina. "Manifesto" (31/3, p. 9), in un articolo quasi del tutto condivisibile Adriana Zarri rivolta a Laura Lombardo Radice, di recente scomparsa e non credente, le scrive che al momento del giudizio "Cristo non ci chiederà se abbiamo creduto in lui e (sic, Ndr!) se lo abbiamo servito attraverso gli uomini". Ovvio: quell'"e" doveva essere "ma", e tutto era chiaro, come nel Vangelo di Matteo, cap. 25. Ma l'errore stravolge tutto! Nel seguito, poi, la Zarri tira le orecchie a un prete che ha avuto problemi con il suo vescovo, e gli ricorda che la libertà cristiana non concede a nessuno di negare verità di fede come "la Trinità, l'Incarnazione, l'Eucarestia" e di comportarsi come padrone dei sacramenti, facendo di quello dell'Ordine sua proprietà privata e di quello del Matrimonio una forma di benedizione anarchica e disinvolta di tutto, comprese coppie omosessuali" Di più: a questo prete l'articolo segnala l'umanità comprensiva del suo vescovo, da lui invece rifiutata. Con questa conclusione, rivolta appunto al vescovo: "Noi che siamo (sic, Ndr) il Vaticano gli esprimiamo la più totale solidarietà". Ovvio che era saltato un "non". Errori pesanti? Sì. Perciò chiudiamo sul "leggero". Corsera, 1º aprile ("pesce" a p. 37?), 3 colonne con annuncio: "McCartney non disturberà il sonno del Papa". Nel concerto al Colosseo terrà il volume basso per non arrivare a San Pietro. Da ridere! Vista la distanza nessun concerto, salvo di bombe atomiche, arriverebbe. È mania di "spararle" grosse. Meglio in pagina, in ogni caso"
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