sabato 29 agosto 2009
«Un uomo che si è redento». Così giovedì per Ted Kennedy su "Repubblica" (p. 35). Inizio di Antonio Monda: «Paul Austen è stato raggiunto dalla notizia della morte di Kennedy nella sua brownstone di Brooklin». Malpelo è mortificato: alla sua età non ha una «browstone» e a differenza di tutti i lettori di "Repubblica" neppure sa cosa sia! Stesso giorno, e anche ieri, tante meraviglie per altre «redenzioni». "Corsera" (p. 27), «Iannacci, Vecchioni e la conversione da adulti»: Armando Torno racconta bene storie antiche e modernissime, da Agostino a Dostoevskij, passando per Manzoni, Claudel, Testori, Max Jacob e Ignazio di Loyola, fino alle odierne principesse. In tante pagine anche Tony Blair, convertito illustre, da Rimini e ieri mattina, citando "La Stampa", Radio Radicale annuncia che anche «il sindaco Chiamparino è alla ricerca». Per cercare e trovare, tuttavia, occorre andare in profondità, non solo nelle conversioni, e fa sempre bene qualche rilettura «critica» anche inattesa. Per esempio sul "Riformista" (26/8, p. 12) " finalmente voce fuori dal coro " trovi Ritanna Armeni che sotto l'annuncio sul "Corsera", ove Umberto Veronesi, esaltato da tanti, saluta solenne «un nuovo femminismo», sospetta la talpa di «un nuovo maschilismo» e mette in guardia dalla strumentalità nascosta dietro certi elogi. Altra rilettura critica, per chi non se ne fosse accorto, qui su "Avvenire" (27/8, p. 27) quella di Carlo Cardia: «Ma l'Italia era "unita" prima di Garibaldi». Prima di quella politica c'era da secoli l'unità «culturale, religiosa e civile che ha plasmato la nostra identità». Lo dicono i fatti"
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