Religioso domenicano, «padre dei poveri», raccolse e ordinò le leggi della Chiesa
martedì 7 gennaio 2020
Servire la giustizia, ma ancora di più farsi servi dei poveri e degli ultimi: è questo il mandato che oggi ci affida san Raimondo de Peñafort, che lo stesso papa Gregorio IX chiamava “padre dei poveri”. Da consigliere, infatti, questo religioso catalano imponeva al Pontefice di occuparsi prima delle pratiche riguardanti i meno abbienti. Nato nel 1175 nei pressi di Barcellona, Raimondo aveva studiato a Bologna e poi era diventato canonico nella sua città. Ma nel 1222 entrò tra i Domenicani e poco tempo dopo gli fu affidato dal Papa il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai Pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Rifiutò l'episcopato ma non potè sottrarsi nel 1238 all'elezione a generale dei Domenicani. Sfiancato dall'impegno, a 70 anni tornò a una vita di studio e preghiera a Barcellona, dove morì nel 1275.
Altri santi. San Crispino I, vescovo (V sec.); beato Matteo Guimerà di Agrigento, vescovo (1376-1450).
Letture. 1Gv 3,22-4,6; Sal 2; Mt 4,12-17.23-25.
Ambrosiano. Ct 1,1; 3,6-11; Sal 44 (45); Lc 12,34-44.
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