venerdì 14 agosto 2009
Benedetto XVI ricorda Edith Stein e Massimiliano Kolbe, martiri del nazismo, e dice che se l'arbitrio tirannico va al posto della verità di Dio apre in terra le porte dell'inferno, tipo Auschwitz. Preciso richiamo alla croce uncinata "inconciliabile" con quella di Cristo, come proclamò Pio XI andandosene a Castelgandolfo quando Hitler venne a Roma. Dunque per il Papa nel relativismo assoluto il potere tirannico sostituisce ogni valore ed implica il rischio del nichilismo infernale. E allora? Apriti cielo! Per Severino egli nega ogni ricerca filosofica, per Fernando Savater dimentica che nella storia ci sono state tirannie e massacri anche in nome del Dio cristiano! Per il Papa chi non è cristiano è nazista! Su "Repubblica" (11 /8, p. 1), reagisce duro anche Adriano Sofri, proclamando fin dal titolo che "l'errore di Ratzinger" è quello di identificare tutto ciò che non è fede cristiana con negazione di ogni valore, relativismo assoluto e nichilismo nazista o stalinista. No, replica Sofri, "ci sono altri umanesimi, altri modi di pensare e sentire ed esistere: panteisti o pagani, buddhisti e ebraici, musulmani o agnostici" che non sono tirannia nazista o stalinista di Lager e Gulag. Ha ragione? Certo che sì! Ma " ecco l'equivoco " ha anche torto. Benedetto XVI non ha affatto detto che solo chi afferma la fede cristiana sfugge ipso facto e di sicuro all'inferno delle tirannie nichiliste. Ieri sul "Foglio" Sofri scrive di avere davanti agli occhi il "breve" discorso papale. Lo rilegga, magari nel contesto meno "breve" del pensiero di Joseph Ratzinger: poi se ne riparla"
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