sabato 17 maggio 2014
Un voto alla Madonna per aver liberato nel 1348 la città dalla peste, aveva suggerito al popolo di Roma di innalzare quella facciata romanica, dignitosa e priva di decorazioni che da il nome alla grande chiesa di Santa Maria in Aracoeli. Qui vengono benedetti molti matrimoni di giovani sposi che dopo aver superato i 124 gradini vi arrivano senza fiato, appena quello necessario per rispondere alla fatale domanda con un si sommesso. Il giorno della Festa d'Europa alcuni movimenti e comunità di diverse confessioni cristiane, cattolici, evangelici, ortodossi, pentecostali e altri avevano deciso di incontrarsi per una preghiera per la Nostra Patria Europa, come l'avevano chiamata i tre capi di governo di fede cristiana: Schuman, De Gasperi e Adenauer. Erano state preparate 500 sedie lungo la grande navata sostenuta da ventidue colonne di marmi di colore differente, tolte ai templi pagani. Quale luogo più adatto di questo tanto vicino al Campidoglio, dove nacquero i Trattati istitutivi dell'Unità europea? L'opuscolo che ci avevano distribuito conteneva pensieri e parole che riflettevano l'animo entusiasta per il sogno europeo. Erano politici, come De Gasperi e Schuman, o santi come Giovanni XXIII o Giovanni Paolo II. In un angolo un gruppo di giovani accompagnava il canto con il suono delle chitarre: «Maria madre della speranza, cammina con noi...Veglia sulla chiesa in Europa, veglia sui giovani che proseguano fiduciosi sulla via dell'unità e della concordia...». L'ombra della sera aveva già coperto la navata, qualcuno accese tutte le luci e sembrò che i cristalli moltiplicassero le nostre voci. Mi voltai, e non seppi vedere tutte quelle sedie vuote che erano alle nostre spalle perché gli antichi lampadari avevano confuso con la propria luce quella assenza così triste e così inaspettata. Pensai alle prime bandiere con i colori e le stelle che ci avevano aiutato nei primi passi verso l'Unione. E mi venne in mente quanti furono gli incontri tra i rappresentanti dei popoli europei per contare uno alla volta i passi di questa lunga strada e per confrontarsi con quel solidarismo che ancora oggi è la forma più alta dell'amore per il prossimo. Guardando in alto al fastoso soffitto a cassettoni dorati, costruito nel 1571 per celebrare la vittoria di Marcantonio Colonna sui Turchi a Lepanto , pensai che bisogna capire anche i tempi di Dio che accetta le nostre preghiere, ma che sceglie poi il momento più giusto per portare a termine anche i nostri sogni.
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