venerdì 2 marzo 2018
Delphine è una scrittrice di successo e nel suo ultimo romanzo ha raccontato la storia della sua famiglia. Paralizzata ora da una crisi creativa, incontra un giorno una giovane donna misteriosa, capace di entrare nella sua vita come confidente. Ma la loro amicizia si trasforma presto in un rapporto tormentato. In Quello che non so di lei, tratto dal romanzo di Delphine de Vigan, Roman Polanski ripropone i temi cari al suo cinema, soprattutto quello degli inizi, giocando con la tensione, ribaltando situazioni, smentendo le aspettative dello spettatore, parlando di doppio e di manipolazione, di creazione artistica, di identità e di ambigui rapporti tra realtà e finzione. Pensando a grandi classici come Eva contro Eva, Che fine ha fatto Baby Jane? e Misery non deve morire. Non siamo di fronte a una delle opere più brillanti del regista (Carnage e Venere in pelliccia erano di gran lunga superiori), ma Polanski non perde mai la capacità di catturare l'attenzione dello spettatore.
(A.De Lu.)
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