giovedì 10 ottobre 2013
«Questo Papa non ci piace»! Secchi il titolo del "Foglio" ieri (pp. 1 e 4) e l'articolo del duo Palmaro e Gnocchi. Non ti meravigli, abituato da sempre all'opinione della coppia: dopo Pio XII nessun Papa ha avuto da loro i pieni voti. La colpa? Del Concilio! Papa Giovanni lo ha indetto: ha parlato di «aggiornamento» e «segni dei tempi»? Bocciato per impreparazione dottrinale. Paolo VI lo ha portato a termine? Fulmini e saette: da sempre gli amici della coppia - una varia "intendenza" nota o anonima, nostalgica di regimi tirannici e di monarchie culturali del passato - lo hanno ricoperto, e continuano ancora, di calunnie infamanti. Giovanni Paolo II? Promosso per anticomunismo – lui il comunismo vero lo ha conosciuto bene! – ma non ha denunciato il Concilio come tale, ha chiamato «fratelli maggiori» gli ebrei, è entrato in sinagoga, ha dialogato con l'islam e pregato nelle moschee! Benedetto? Piaceva molto per certi aspetti, ma anche lui… Sempre col Concilio «stella polare»! Poi persino l'elogio della fede di Lutero, e quella rinuncia rovina-tutto, che desacralizza la magia petrina e, soprattutto, fa strada a «questo Papa», che «non piace»: peggio del Presepio di Eduardo! La coppia svillaneggia dura. È sdegnata e irata per la visita ad Assisi e l'omaggio a san Francesco con – testuale – «imponente esibizione di povertà»! E, poi, ovviamente, dà lezione di «dottrina», per il dialogo (gli «ammiccamenti») con Scalfari e l'intervista a "Civiltà Cattolica". Tutto fatto, sbottano con eleganza, «gesuiticamente». Tutto, manco a dirlo, per loro inconciliabile con ciò che «i papi e la Chiesa hanno sempre insegnato». È davvero delicato, rispettoso e premuroso, il duo: questo Papa, pensate, «deforma il Vangelo»! Infine due consigli fraterni. Uno di teoria: «una ripassatina al Denzinger»! L'altro di pratica: «imparare l'umiltà vera… nel sottomettersi a Qualcuno di più grande»! Di chi? Seguono subito due firme: «Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro».
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