Quell'antica ferita, seme nel cuore dell'Europa
sabato 1 settembre 2018
Un eremita e un re, una cerva innocente e una freccia che sbaglia il bersaglio, una ferita che produce un frutto di santità: la storia di sant'Egidio, seppur carente di coordinate storiche e di certo arricchita da particolari narrativi leggendari, è l'icona efficace dell'incontro tra il mondo e il Vangelo. Questo santo, la cui devozione attraversa i secoli e il territorio europeo, ci testimonia il contributo concreto del Vangelo alla costruzione di un'Europa cristiana. La sua vicenda si colloca tra il VI e l'VIII secolo nella Francia meridionale e la tradizione lo vuole originario di Atene, ma eremita attorno a Nimes. Un giorno venne ferito per errore dal re dei Goti che gli regalò il terreno sul quale poi sarebbe sorto un monastero guidato dal santo. Le sue spoglie oggi si trovano nell'antica abbazia di Saint-Gilles, cittadina che si trova sul cammino di Santiago.
Altri santi. San Giosuè, patriarca (XII sec. a.C.); san Prisco di Capua, vescovo (V sec.).
Letture. 1Cor 1,26-31; Sal 32; Mt 25,14-30.
Ambrosiano. Dt 11,1-8a; Sal 98; 1Tm 6,11b-16; Gv 14,21-24 / Lc 24,9-12.
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