martedì 28 febbraio 2017
Sarà capitato anche a voi di avere un dubbio in testa: ma questi arbitri ci sono o ci fanno? Premesso - e vi pare? - che non parlerò mai di malafede, ho anch'io un feroce dubbio da sciogliere dopo avere visto Sassuolo-Milan. Gli altri errori seminati in altri campi sono normale amministrazione. A Reggio Emilia è successo qualcosa di più. Di peggio. Si è rivelato inutile, impotente, incompetente non tanto l'arbitro - che infatti non nominerò per sportiva pietas - ma l'intero staff, mai intervenuto, o complice, o ignorato, in tutti i fattacci della partita che recupero alla rinfusa (ammonizione gratuita di Berardi, in realtà rigore negato al Sassuolo; calcione in area di Paletta a Politano, rigore negato al Sassuolo; nove cartellini più o meno gratuiti) per arrivare al top, il bi-rigore (regalino) di Bacca che andava semplicemente ripetuto e tuttavia, se intercettato dai sei arbitri, avrebbe certificato la loro competenza visto l'insolito quanto involontario gesto del colombiano. Ecco, il dubbio del giorno è questo: come mai l'intero staff non ha mai visto nulla e addirittura il sesto uomo s'è comportato da arrogante rifiutandosi di ascoltare la voce del tecnico del Sassuolo che non protestava ma chiedeva chiarimenti? E ancora: è possibile che nell'intervallo l'attentissimo Nicchi non si sia fatto sentire con il suo inviato a Reggio Emilia che ha continuato a sbagliare? Purtroppo, da quando l'arbitro non è un uomo solo al comando ma una squadra, la sfiducia nei giudici di gara è cresciuta, raggiungendo vertici insopportabili mano a mano che si documenta l'inutilità degli aggiunti: solo Rizzoli, quando è stato chiamato a star dietro la porta, ha fatto l'arbitro (ricordate un Catania-Juventus?) peraltro sbagliando ruolo. Il momento è delicato, il campionato sta salvandosi grazie alla quasi rissa europea che impegna otto squadre, è dunque indispensabile non minare la regolarità del gran finale con chiacchiere arbitrali, se non peggio. Nicchi - che già lo fa - dovrà convocare d'urgenza tutti i suoi “ragazzi”, dei quali va giustamente orgoglioso, per chiedergli la massima concentrazione e prudenza. E anche una adeguata preparazione della partita. Se i Magnifici Sei avessero rivisto i dettagli della partita d'andata, rubacchiata al “povero” Sassuolo, non sarebbero stati superficiali e disposti all'errore facile. Compensazione? Assolutamente no: attenzione centuplicata per evitare che errori di gruppo suggeriscano cattivi pensieri.
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