mercoledì 8 agosto 2012
«Odor di cristianucci», e ogni occasione è buona per aprire il fuoco. Ieri sul "Fatto" due colpi. A p. 13 box scandalizzato: «Tunisia: uomo e donna non sono uguali, ma complementari». Per "Il Fatto" dire complementarità è affermare che «la donna non ha gli stessi diritti dell'uomo». Malpelo non sa: forse in Tunisia sarà così, ma la "complementarità" uomo-donna non è una trovata tunisina. Non è "roba nuova". Ecco Genesi 1: «In principio… Dio fece l'uomo a sua immagine somigliantissima», lo fece «maschio e femmina». La complementarità reciproca non lede alcun diritto: segnala una ovvia diversità che nessuno può negare, ove nessuno dei due soggetti è per principio superiore all'altro. E allora? Allora è il solito pregiudizio. Ieri ci casca alla grande (pp. 1 e 14) anche "Libero" con Maria Giovanna Maglie, al solito scopo evidente di osteggiare ogni apertura alla "primavera araba". Pregiudizi diversi e opposti, ma convergenti. Una bella coppia! Sempre sui pregiudizi torniamo al "Fatto" (p. 18), «Compostela, cammino di morte»: è il titolo per Maurizio Chierici che raccontando la morte per annegamento di un povero ragazzo che aveva fatto il cammino di Santiago è sprezzante con il pellegrinaggio come tale e ne dice tutto il possibile in negativo: affari, cinismo, sotterfugi, simonìe, furbizie di vecchie superstizioni ecc… Sulla A1 ogni anno centinaia di incidenti con morti, ma chi farebbe senza spiegazioni il titolo «A1, cammino di morte»? Via, Maurizio… Pur con tutta la comprensione per la sventurata famiglia del giovanotto, tutto appare retto dall'antireligione. Vai a rivederti "La via lattea", artistica laica riflessione proprio sul cammino di Compostela del celebre Luis Buñuel, che si definiva «ateo per grazia di Dio». E al solito: mai troppo zelo!
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