Quel desiderio radicale che abita in ogni cuore
domenica 1 novembre 2015
Cos'è la santità se non il compimento di un'umanità che sa essere ponte tra il mondo e la vita di Dio? Essere pienamente uomini e donne del proprio tempo è l'unica vera "formula" per diventare santi: un compito che può essere realizzato non "in aggiunta" alla vita di fede ma solo a partire dall'adesione al Vangelo. Il Convegno ecclesiale di Firenze che si terrà tra pochi giorni porta proprio questo messaggio, che ha avuto nel Concilio Vaticano II una voce fondamentale. Non c'è contrapposizione, infatti, tra la vita umana e la chiamata alla santità, ma anzi una dimensione si può esprimere a pieno solo assieme all'altra. Questo fa della santità, quindi, una meta da raggiungere nel quotidiano e alla portata di tutti. E non deve spaventare la radicalità richiesta per diventare santi: ogni essere umano coltiva già nel proprio cuore un desiderio di amore radicale che solo nell'autore della vita può trovare davvero "casa".Letture. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3,1-3; Mt 5,1-12.Ambrosiano. Is 56,3-7; Sal 23; Ef 2,11-22; Lc 14,1a.15-24.
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