domenica 1 marzo 2015
Il prezzo del sangue, il costo del sudore, mai disgiunti dall'odore acre per carnalità corporale; il peso delle lacrime, il loro sapore speziato di sale, essenziale alla quotidianità del cibo; a questo, tolto ogni orpello, si riduce l'umana sofferenza. Quand'anche fosse risolta ogni sperequazione e sanata ogni ingiustizia, la sofferenza dell'uomo starebbe nuda ed esposta a reclamare consolazione.Di sofferenza è impastato il mistero della vita, ad ogni vivente è richiesto, secondo capacità insondabili a priori, nel manifestarsi del proprio destino, di farsene carico; a nessuno è concesso di vanificare l'una e risolvere l'altro. Si possono forzare ad idealità ma per farlo li si deve costringere nella menzogna. Se ne può inscenare rappresentazione, dar resoconto e farne racconto, trasfigurarli: è il potere della cultura, accompagna le generazioni e scalda il cuore dell'uomo.Eravamo in pochi alla Santa Messa che accorpa ormai la funzione del mercoledì delle ceneri nella domenica successiva; quattro donne e tre uomini in fila per l'imposizione: - polvere eri, polvere tornerai -. Poche manciate a perdere.
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