mercoledì 16 maggio 2012
Spiace criticare uno conosciuto e stimato, ma «amico Platone, più amica la verità». "Domenicale" del "Sole 24Ore" (13/5, p. 33: "Le contraddizioni di Bernadette") Massimo Teodori elogia un libro di Renato Pierri, definito dalla redazione «storico» e da lui «studioso» di religione. Sul "Chi è in Italia" non c'è, e finora è noto come accanito scrittore di lettere antichiesa ai giornali. Nel libro ce l'ha con Lourdes, e Teodori scrive che «si propone di demistificare uno dei più popolari santuari della cattolicità» e ovviamente Bernadette. Leggi e non sai se attribuire a Pierri, o a Teodori, o ad ambedue disinformazione colpevole o proprio malafede. Basti un esempio, ove leggi che «attorno alla pastorella» Bernadette «la Chiesa ha fatto fiorire messaggi che sono stati fissati al dogma dell'Immacolata Concezione proclamato da Pio IX nel 1861». Per Teodori Pierri argomenta «in maniera inconfutabile»: attorno alle false visioni della "povera" Bernadette, cui nel libro si chiede persino scusa, la Chiesa – «l'infame» serve sempre, sempre lo stesso – «ha fatto fiorire» ciò che serviva per definire il dogma del "1861". Smascherato l'inghippo: sistemata e demistificata Lourdes! Ci sarebbero tante obiezioni: p. es. ricordare il Nobel per la medicina 1912, Alexis Carrel convertito proprio a Lourdes, o le decine di fatti scientificamente inspiegabili certificati con documentazione inoppugnabile in 150 anni, ma qui basterà ricordare a Pierri e all'amico Teodori che le visioni di Bernadette furono del 1858 e «il dogma dell'Immacolata» fu proclamato da Pio IX nel 1854, cioè 4 anni prima! E allora? Allora un bel titolo a p. 41: «L'anno che l'asino volò per davvero». Unico dubbio: due asini o, se Teodori non fa altro che citare Pierri, soltanto uno e mezzo?
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