mercoledì 12 febbraio 2014
In pagina certi "bicchierini" vanno giù come niente, ma poi fanno male. Paiono facili, ma sono trappolette. Su "Repubblica" (9/2, p. 42) ci casca Odifreddi: «Zuckerberg, il profeta di una nuova religione». Parla così dell'inventore di Facebook: «Una nuova religione che in dieci anni ha conquistato un miliardo di fedeli: più o meno quanti il cattolicesimo ne abbia conquistati in due indaffarati millenni». Detto tra noi all'amico Piergiorgio: una fesseria! Fa il paio con Gaetano Pecora ("Sole 24Ore", 9/2, p. 38: «Il culto americano») che scrive con sicurezza del «dio neroniano del Vecchio Testamento (che) tempestava con spietata iracondia». «…neroniano»? Superficiale e inconsapevole, per lo meno… Finito? No. Stesso giorno, "Resto del Carlino" (p. 13: «Quella rinuncia che fece storia…») leggo de «l'allarme vero che Ratzinger l'11 febbraio 2013 lanciava in un latino quasi incomprensibile». Bicchierino! Quel latino era sì, incomprensibile, ma solo per chi, magari non conoscendo il latino l'anno dopo ne scrive sui giornali! In realtà quel latino è stato compreso benissimo, e la sua forza da un anno spinge avanti, e spiega tante speranze…
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