domenica 8 settembre 2002
Va dritto, il mondo? E chi lo sa? Sul "Venerdì" (6/9) Natalia Aspesi, titolare di "Questioni di cuore", avverte una lettrice delusa da un amore gay che "oggi il pregiudizio ci fa credere che solo le coppie omosessuali conoscano il vero imperituro amore". Rileggo, e confermo: hanno rovesciato il mondo, questi "laici" nostrani, e ora si accorgono dei danni. Non tutti, però. Ieri, ancora "Repubblica", Corrado Augias ragiona sui verbi un po" volgari che descrivono la relazione omosessuale tra maschi, scende in particolari e sentenzia che se quei verbi appaiono "spregiativi" è perché "gli atti d"amore, ripeto, gli atti d"amore di ogni sorta, attraggono e insieme spaventano". Così, senza pregiudizi: sono comunque "atti d"amore". Ognuno la vede come crede, ma sarà lecito qualche dubbio? A proposito, sempre Augias " ne ho parlato venerdì, qui, mentre anche il prof. Cardini, in "Agorà", gli faceva il contropelo " proprio sullo stesso "Venerdì" di cui sopra, torna all"elogio del paganesimo, ripetendo il giudizio di Marc Augé, per cui "il paganesimo è l"esatto contrario del cristianesimo". E aggiunge a commento: "il che costituisce la sua forza". Paganesimo accogliente e tollerante, dunque, cristianesimo incapace di accogliere le novità, e intollerante. Evviva! Ma allora che diremo ad Erich Fromm (cfr. "Avere ed essere") che scrive che purtroppo l"Europa pagana non è stata ancora pienamente fatta cristiana? O al grande Goethe, per cui "L"Europa è nata sulle ginocchia dei pellegrini in viaggio e in preghiera, e la sua lingua è il cristianesimo"? Ovvio, che sono due schiavi del "pregiudizio". Perbacco! Leggano "Repubblica" e "Venerdì"!
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