martedì 7 maggio 2013
Poi la sposa vede un amico di suo marito che resta con il braccio a mezz'aria, il bicchiere in mano. «Non c'è più vino, e i nostri brindisi come li facciamo?». Quasi tutti i presenti, ebbri ed eccitati, lo ascoltano distrattamente e ridacchiano. Ma quello, un tipo che non le è mai andato a genio, continua: «Che festa è, senza vino proprio ora?». La ragazza vede sul volto del suo uomo un'ombra. Gli invitati abbassano il tono. Lo sposo lancia un'occhiata al padre che con ira rappresa come artiglio sul viso sparisce nelle stanze dei cuochi. Un altro amico dello sposo, un giovane dagli occhi gentili come una donna, capisce l'imbarazzo e allunga una coppa. «Ecco, qui ce n'è, beone! Brinda alla sposa e a numerosi figli maschi». Ma ormai qualcosa si è rotto nell'atmosfera. Maria tocca il braccio di Gesù, che osserva la scena con stelle lontanissime negli occhi. «Hanno finito il vino». E lui, che ha ancora i giorni di deserto addosso e le visioni del demonio che venne a fargli visita, per un attimo risponde brusco. Come se temesse di risentire la voce dell'essere di sabbia e vento che gli ha offerto potere, gloria. «Cosa vuoi da me, donna?». Maria abbassa gli occhi. Conosce e non conosce questo figlio diventato uomo. I suoi capelli più lunghi, il naso forte, la fronte che si corruga…
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