venerdì 24 aprile 2009
«Psichiatrizzare le tesi avversarie è rozzo e distruttivo" Ma come regolarsi dinanzi a tesi ossessive"? Inevitabile ricorrere almeno alla categoria del disturbo psicologico. Del risentimento elaborato da traumi che generano tic. Da scaricare" per mascherare altro: frustrazioni, impotenza argomentativa etc.» Così ("L'Unità", 22/4, p. 39) un «intellettuale» circa le «tesi avversarie» di un altro. E qui i nomi non contano: il testo è esemplare e perfetto se applicato anche alla «legione» dei nostri «laici», tali perché non solo anticlericali " talora al «clericalismo», sempre negativo, può rispondere anche un sano «anticlericalismo», come la storia della Chiesa conferma abbondantemente, Ndr " ma per l'ossessione «radicalmente» (l'avverbio calza a pennello!) antireligiosa e antiecclesiale che ha come bersaglio unico la Chiesa cattolica. Tutti i mali italiani? Colpa di Chiesa e preti! L'Italia poco civile? Il cattolicesimo fa da zavorra! Paese poco unito? Frutto del potere temporale dei Papi! Siamo arretrati? È il Vaticano che frena! Paese corrotto? È il cattolicesimo mollaccione, e religione e Chiesa che ancora pesano perché siamo schiavi di «infantili superstizioni»! Insomma, disgrazia bimillenaria, da noi c'è il Papa, e chiunque sia, buono o cattivo, italiano o no, pastore o teologo, aperto o chiuso, intellettuale o uomo d'azione, sempre Papa è e sempre lì va a finire: la gente lo ascolta e allora si sa, «Roma locuta, causa finita!». I nomi di questa legione «ossessiva» e con ripetuti «traumi che generano tic»? Omissis! Del resto da anni sono tutti, anche a ripetizione, in questo angolino.
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