sabato 16 maggio 2009
Giovedì grande strillo in prima su "Libero": "Finalmente cattivi"! Felici, loro, perché il Parlamento sta sbattendo senza distinzioni la porta in faccia, e anche peggio, a tanti fratelli in estrema «tribolazione», sancendo cioè proprio l'opposto della «vera religione» (Giac 1,27). E poi si meravigliano che la Chiesa non sia d'accordo! Tragicommedia che occorre far passare, e prima o poi passerà. Stesso giorno, però, in pagina c'è anche la patologia incancrenita. "L'Unità" insorge in prima strillando con foto "Monsignor Bertolaso"(!) perché «il capo della Protezione Civile si affida alla Chiesa» per chiedere aiuto. A loro basta questo? No. A p. 35 ecco in coppia l'anatema laico di Sergio Bartolommei e Maurizio Mori, vecchie volpi dell'ateismo per tutti, perché il Papa ha osato dire che un buon insegnamento della religione è «valido esempio di positiva laicità». I due ricordano che quell'insegnamento dovrebbe «far capire che la dimensione religiosa è intrinseca al fatto culturale». Non sia mai! Vade retro, Papa! La religione? Oppio dei popoli! La Chiesa? Nemica del progresso e della civiltà! E "L'Unità" fa da megafono. Libertà di opinione? Sì, ma si è mai indignato qualcuno, da quelle parti, quando il direttore Colombo ha messo più volte in bocca a Giovanni Paolo II parole false per provare che in Italia la Chiesa vuole «imporre la fede» a tutti? E qualcuno lamenta che Autori della casa ripetono nero su bianco che «cristiano», in specie «cattolico», è sinonimo di «cretino», e che ogni «religione», in particolare la cattolica, è solo «infantile superstizione»? A Malpelo non risulta"
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI