sabato 23 maggio 2020
Su “Libero” (19/5, p. 11) - pur con premessa linguisticamente zoppicante: «Davanti le (sic!) quinte» - Mauro Cosmai, “Psicanalista Sessuologo”, istruisce sicuro il lettore su «Come la fede incrollabile può portare al fanatismo», e parte da questo «dato indiscutibile: a qualsiasi livello il granitico credente si sente comunque a un livello superiore di chi la pensa in modo diverso». Invece la realtà è opposta: «con questo atteggiamento il credente si pone da sé a un gradino più basso» d'umanità e libertà per «almeno 4 buoni motivi». 1) Il credente non è mai disposto a cambiare idea, il libero pensatore lo è sempre se gli si dimostra il contrario con argomenti convincenti. 2). Quello vuole «arruolare» il libero pensatore, che invece non ha alcuna intenzione simile. Ma espone la sua convinzione e si limita a evidenziare ogni assurdità del «granitico». 3). «Il depositario di verità assolute non accetta di studiare testi non in linea con le sue convinzioni». 4): «Anche il religioso più aperto… accetterebbe in tutta tranquillità la conversione altrui, ma inorridirebbe al solo pensiero di una sua possibile conversione ad altre confessioni». Elementare: per lo “psicoanalista sessuologo” «questo poker d'assi (nella manica) fa vincere i fanatismi (e) l'atavico bisogno di verità assolute, soprattutto le più cruente» di tutte le religioni. Ci pensi su... Che dire? Che questo “poker d'assi” non vale una coppia di cuori, la più debole! E questo per una coppia di argomenti. Mai saputo di regimi atei che hanno massacrato milioni di persone per “liberare” l'umanità? E la coppia si forma sorridendo. A Napoli si racconta che nel 1815, quando Ferdinando II di Borbone, detto Re Bomba, ordinò di festeggiare il suo arrivo con un colpo di cannone a salve la risposta fu questa: “Maestà: non possiamo, per una serie di ragioni! La prima? Non teniamo cannoni”!
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