Vittime della furia di Nerone e di un potere fine a se stesso
domenica 30 giugno 2019
I potenti che vivono solo per accrescere il proprio potere hanno sempre visto nel Vangelo, quello autentico, un pericolo per i loro privilegi, perché il messaggio del Risorto stravolge l'ordine sociale “costituito”, facendo degli ultimi i protagonisti della storia. Va ricercata qui l'origine di ogni strumentalizzazione della fede e di tutte le persecuzioni. La storia dei Primi Martiri della Chiesa di Roma ci ricorda che questa esperienza fa parte della Chiesa fin dagli albori. Essi, infatti, nell'anno 64 furono le vittime della violenza di Nerone, che addossò loro la colpa per il grande incendio di Roma. Per ordine dell'imperatore essi vennero uccisi nei modi più atroci: la loro “sconfitta” agli occhi del mondo, però, fu seme di speranza per la Chiesa nascente, e non solo per la comunità di Roma.
Altri santi. Sant'Adolfo di Osnabruck, vescovo (1185-1224); beato Gennaro Maria Sarnelli, religioso (1702-1744).
Letture. 1Re 19,16.19-21; Sal 15; Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62.
Ambrosiano. Gen 3,1-20; Sal 129; Rm 5,18-21; Mt 1,20b-24b.
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