martedì 10 luglio 2018
Che cosa esistesse prima della creazione è una domanda legittima che non in pochi si sono posti. Il credente illuminato dalla sua fede che origina dai testi passati in rassegna precedentemente trova chiara la risposta nell'esistenza di Dio e nella mediazione del Verbo. È sufficiente? Un passaggio della lettera agli Efesini è molto illuminante: «In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo» (1,4). Prima della creazione c'eravamo già anche noi perché l'elezione precede la creazione. Questa priorità della scelta dei singoli per destinarli ad essere santi e immacolati di fronte a Dio nella carità (1,4b) propone un punto prospettico nuovo a proposito della creazione. Essa ha una dimensione ministeriale. Non è fine a sé stessa nella sua bellezza, ricchezza e varietà. La creazione non è un atto estetico gratuito. Essa è posta a servizio dell'elezione di Israele prima e della Chiesa poi. La dimensione creata nella quale ci è dato di vivere è il tornio sul quale modelliamo il progetto di Dio per noi ab aeterno affinché diventi in aeternum quello cioè di stare davanti a lui senza ombra nell'amore. Il passaggio attraverso la dimensione creata ha il senso di dare una conferma personale e libera a ciò che Dio ha pensato per noi da sempre. Per questo la creazione ha un valore ministeriale. Ci serve per stare anche nel creato al cospetto di Dio nella carità e ci amministra la possibilità di rendere la carità la nostra eternità.
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