sabato 9 febbraio 2019
Premiare il bene fa bene, e fa crescere. Si potrebbe sintetizzare così lo spirito che da 45 anni anima il Premio nazionale della bontà Sant'Antonio di Padova, promosso dall'omonima Arciconfraternita. Rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie, il premio chiede a bambini e ragazzi di riflettere attraverso varie forme espressive (narrativa, disegno, multimediale) su un tema che anche quest'anno riprende parole di papa Francesco: «Non è sufficiente non fare il male per sentirsi giusti. È necessario fare il bene e promuovere ogni bene nella società». Per consegnare l'elaborato c'è tempo fino al 21 aprile; il bando sul sito www.arciconfraternitasantantonio.org.
Ma accanto ai lavori dei giovanissimi, durante la premiazione (1 e 2 giugno), il Premio della bontà andrà anche a buoni esempi "adulti", che rappresentano un'occasione di contagio per le nuove generazioni, come ricorda Leonardo Di Ascenzo, priore dell'Arciconfraternita: «Ogni anno sperimentiamo come i "buoni esempi" premiati siano fecondi nell'instillare nei più giovani sentimenti di solidarietà e vicinanza al prossimo, concreta eredità di un buon insegnamento evangelico del nostro patrono sant'Antonio».
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