martedì 12 ottobre 2010
Pregiudizio anticattolico: tombino anche per i migliori. Domenica su "Repubblica" Michele Serra è duro con i «rivoluzionari antagonisti» che schiaffeggiano poveracci, saccheggiano salsicce e birre o lanciano fumogeni e molotov, imbrattano sedi sindacali e impediscono ad altri di parlare, poi conclude: «"proprio vero: la politica italiana è fatta di vecchi bacucchi. Questi antagonisti hanno la freschezza di De Mita». Battuta cieca: da pregiudizio. A parte il fatto che quegli "antagonisti" su altri giornali - "Unità", "Manifesto", "Il Fatto", "Liberazione" ecc. - paiono non solo compresi, ma quasi esaltati, l'ultima frecciata è proprio vana. Se infatti c'è un politico - a parte ogni altro aspetto - riconosciuto da sempre intelligente questi è l'82enne Ciriaco De Mita. Diremo che basta essere anziani per essere fradici? No! Stessa "Repubblica", volti due pagine e ne trovi tre 3 in cui Obama omaggia «il mio maestro Mandela», 92 anni! E poi pensi al nostro presidente Napolitano, al fondatore di "Repubblica" Scalfari, a Reichlin, e a Levi Montalcini, "freschissima" senatrice a vita... E allora? Allora De Mita è sempre un Dc, quindi un "cattolico": il pregiudizio apre il tombino e anche Serra ci casca in pieno" Disgrazia frequente. Ieri due tombini sul "Secolo XIX". P. 38: «Il linguaggio volgare dei politici" Ha colpa anche la Chiesa». Dimostrato? Sì, con citazione di" Machiavelli! Basta? No: «Bagnasco, visita a Sestri, ma lontano dal fango» (p. 16). In redazione volevano che l'arcivescovo andasse sul posto - e magari loro glielo avrebbero rimproverato l'indomani - a intralciare i lavori di soccorso e ripulitura? Già: il pregiudizio-tombino si fa anche" clericale.
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