martedì 31 luglio 2012
Pregiudizio sprezzante e senza misura, come certo uso del prezzemolo: ovunque se si tratta di Chiesa e cattolici. Secco fin dal titolo Claudio Sabelli Fioretti, «ex direttore di "Cuore"», intervistato da Luigi Chiarello su "Italia Oggi" (26/7, p. 7): «Il Pd è inquinato dai cattolici»! Vero che a un certo punto, «laicista per credo, irriverente per indole», ma oggi benigno con Grillo, che per lui «non è antipolitica», ha come un dubbio forse salutare – «Guardi, probabilmente quello che sto per dire è una sciocchezza» – ma poi ribadisce che «la forte presenza cattolica è inquinante» ovunque, perché «le ideologie possono causare dei drammi» e «il passaggio dall'ideologia al fanatismo è pericolosissimo». Ecco perché forse lui ha scelto come «consulente» per un suo programma «il divino Otelma», che gli «legge i fondi di caffè». Leggi e un po' fa ridere. Non fa per niente ridere, invece, un altro laicamente semidivino, Roberto Saviano ("L'Espresso", 2/8, p. 9) che prendendo spunto dai due gol di Balotelli alla Germania pare anche lui accompagnare molte sue idee giuste nella lotta alla criminalità con la certezza che i cattolici come tali comunque inquinano, e parlando di «diritti da difendere» mette quello degli immigrati lavoratori a essere tutelati, quello dei figli di immigrati nati in Italia alla cittadinanza e quello dei «detenuti» a non essere vergognosamente trattati peggio che animali sullo stesso piano di un «diritto» all'uguaglianza totale tra sposati e comunque conviventi e a «matrimoni gay» con «adozione» ovviamente incorporata. Se non ci siamo ancora, in Italia, è perché purtroppo ci sono questi "cattolici" sempre e comunque inquinanti… Insomma, Sabelli Fioretti, divino Otelma coi fondi di caffè e Saviano: tutto fa pregiudizio. Due vecchi marpioni e un "giovane" divo: laicità davvero manomessa…
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