Vescovo e martire, discepolo degli Apostoli, maestro e amico di santi e padri della Chiesa
domenica 23 febbraio 2020
Il Vangelo rende amici, costruisce legami forti e attraversa i secoli grazie alla trasmissione da un testimone all'altro. Così leggendo le storie dei primi padri della Chiesa ci rendiamo conto che proprio i legami personali sono il fondamento dell'evangelizzazione. La vita di san Policarpo ci dimostra l'importanza di questa catena: secondo sant'Ireneo – suo discepolo e poi vescovo di Lione – egli fu messo dagli stessi Apostoli a guidare la Chiesa di Smirne, forse nell'anno 100. Sette anni dopo accolse a Smirne sant'Ignazio di Antiochia, durante il suo viaggio sotto scorta a Roma dove subi il martirio. Più tardi Ignazio gli scrisse una lettera che è giunta fino a noi. Nel 154 Policarpo si recò a Roma per discutere con papa Aniceto sulla data della Pasqua. Al suo ritorno scoppiò una persecuzione anticristiana: venne arrestato, condannato e ucciso. Il suo martirio si colloca tra il 155 e il 177.
Altri santi. San Giovanni Theristi, monaco (995-1050); beato Vincenzo Stefano Frelichowski, sacerdote e martire (1913-1945).
Letture. Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48.
Ambrosiano. Os 1,9a;2,7a.b-10.16-18.21-22; Sal 102 (103); Rm 8,1-4; Lc 15,11-32.
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