sabato 17 aprile 2004
La guerra madre di tutte le cose? Le polemiche madri di tutte le cosette. Anche in pagina, su tutto. Ora anche sul posto nel quale deve stare un ministro, se in Iraq c'è un rapimento. In Tv a parlare ai cittadini, o al ministero, magari - come notava ieri Gramellini sulla "Stampa" - a guardare la Tv, unica fonte di informazioni? È polemica. A Bologna il Comune di Centrodestra onora Sandro Pertini, uomo di sinistra, e la sinistra protesta perché "è un'iniziativa preelettorale". Ogni giorno poi impera la polemica sulla religione. Perché - dicono certi "illuminati" di cui parlavamo ieri - è di lì che vengono tutte le disgrazie. Poi sul "Corsera" (7/4, p. 33) ti capita Giorgio Pressburger, artista ed ebreo, che parla con saggio calore della "fede come antidoto ai fanatismi religiosi". Chissà se certi "laici" nostrani ci hanno mai pensato? Li leggi, sempre polemici, e ti poni qualche domanda. Da settimane, per esempio, polemizzano su "evoluzione" e "creazione" e si stracciano le vesti perché pare che in qualche programma scolastico ci sia qualche confusione. Già. Però ieri Michele Serra, su "Repubblica", sentenzia che "conciliare fede e scienza è uno degli impegni più ardui". Forse per chi non ha la fede, o non conosce la scienza. C'è infatti tanta gente di fede e di scienza insieme. A meno che non sia il solito ritardo. Infatti stesso Serra, sempre ieri, sempre "Repubblica", invoca "la voce di qualche cattolico coscienzioso" in difesa di Darwin. Mai sentito del discorso di Giovanni Paolo II all'Accademia delle Scienze, il 22 ottobre 1996? Per Serra neppure il Papa è un "cattolico coscienzioso", o è polemica per polemica?
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