domenica 21 giugno 2009
La "Chiesa" (gerarchia e popolo di Dio) che fa il suo "mestiere" - da "ministerium" - disturba. Venerdì su "Libero" (p. 12) Mariella Alberini, opinionista privilegiata della redazione ed elogiata su Internet dal Direttore, ce l'ha con la Chiesa che contrastando il Governo attuale - il migliore dei migliori! - non approva la cacciata programmatica degli immigrati. Alla lettera: perché "è bisognosa della miseria per cooptare adepti." E così trovi "Libero" fermo ancora all' "oppio dei popoli"! Bella e sorprendente compagnia. Squilibrio evidente, pur meno greve e più nascosto, anche sull'altro fronte. Ieri felicità diffusa, applausi ed elogi soddisfatti per riserve e dubbi di fonte ecclesiastica per l'attuale discussione sul Presidente del Consiglio: "Le distanze della Chiesa" ("Repubblica", p. 1), "Bastonate dai vescovi" ("L'Altro", p. 1), "Disagio dei vescovi" ("Corsera", p. 6). Si parla di "terreno perduto sul fronte cattolico" e di un Pdl affannato che "cerca di recuperare i voti di Dio" (sic! "La Stampa" ci apre due pagine sul tema) e si annuncia che "L'Avvenire prende posizione". Però "Avvenire" prende posizione in continuità su tanti altri temi, e da quelle parti non si strilla di esultanza, ma si protesta all'interferenza oscurantista e alla gamba tesa. Sempre ieri, come esempio, c'è chiara e forte la contrarietà al fatto che le scuole diventino luogo di distribuzione di profilattici ai "minorenni". Già: lo stesso termine che ricorre su ogni pagina nelle
cronache relative alla moralità privata e pubblica"Ma qui non sconcerta nessuno. Vera contraddizione: gli squilibri non fanno onore.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI